🌿 Cammino delle Colline del Prosecco: a piedi tra i paesaggi UNESCO di Conegliano e Valdobbiadene

Hai mai pensato di attraversare a piedi uno dei paesaggi più iconici d’Italia, immerso tra vigneti ordinati, borghi antichi e viste spettacolari sulle colline Patrimonio dell’Umanità?
Io, l’ho fatto. Ho deciso di mettermi in cammino da solo lungo il Cammino delle Colline del Prosecco, mentre Margherita è rimasta a casa. Un’avventura di 51 chilometri che mi ha portato da Vidor fino a Vittorio Veneto, seguendo le tracce di uno dei territori vitivinicoli più affascinanti d’Europa.

In questo articolo voglio raccontarti com’è davvero vivere questo cammino, con tutte le informazioni pratiche che avrei voluto leggere prima di partire. Perché sì, il sito ufficiale ti dà una panoramica generale, ma quando sei lì — zaino in spalla e scarponi ai piedi — ci sono tante piccole cose che fanno la differenza.

🚶‍♂️ Cos’è il Cammino delle Colline del Prosecco?

Il Cammino delle Colline del Prosecco è un itinerario escursionistico di circa 51 km suddiviso in quattro tappe. Attraversa l’area collinare compresa tra Vidor e Vittorio Veneto, nel cuore del Veneto.
È il primo cammino veneto interamente compreso in un sito UNESCO, quello delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, riconosciute per l’unicità del loro paesaggio modellato dalla viticoltura eroica e dalla tecnica dei “ciglioni”.

Il percorso è adatto a chi ama camminare, fotografare, respirare aria buona, e magari concedersi qualche calice di Prosecco Superiore DOCG lungo la via.
Non è un cammino religioso o spirituale, ma l’anima la tocca comunque: la tocchi nei silenzi delle colline, nei borghi sospesi nel tempo, nei tramonti aranciati dietro le vigne.

📍 Le 4 tappe del cammino

1️⃣ Vidor – Col San Martino

  • Lunghezza: 11,7 km
  • Dislivello: +567 m
  • Difficoltà: Facile
  • Tempo di percorrenza: 3-4 ore

Sono partito da Vidor in una mattina limpida. Arrivare è semplice anche con i mezzi pubblici: da Treviso c’è un buon collegamento. Ho ritirato la credenziale del cammino presso il Municipio di Vidor, dove ti danno anche una piccola mappa.
Il paesaggio è subito dolce e rassicurante, tra vigneti ordinati e sentieri ben tracciati.
Col San Martino è un buon punto per il primo pernottamento: ci sono B&B, agriturismi e anche un paio di ristoranti dove gustare piatti tipici.

💡 Consiglio: inizia presto la giornata, perché alcuni tratti sono molto esposti al sole e il caldo può diventare sfiancante già verso le 11.

2️⃣ Col San Martino – Follina

  • Lunghezza: 15,4 km
  • Dislivello: +655 m
  • Difficoltà: Facile-media
  • Tempo di percorrenza: 5-6 ore

Questa è probabilmente la tappa più scenografica. Il sentiero sale e scende tra colline, boschi, e viste che sembrano uscite da una cartolina.
Follina è uno dei borghi più belli d’Italia e l’Abbazia di Santa Maria merita una visita lunga e silenziosa.

Io ho dormito proprio nel centro storico, in un ex convento ristrutturato. Cena con gnocchi di malga e un calice di prosecco fresco: meritata.

💡 Attenzione: ho incrociato due vipere durante questa tappa, nei pressi di un tratto erboso poco battuto. Non sono pericolose se non disturbate, ma consiglio scarponcini alti e attenzione ai bordi del sentiero.

3️⃣ Follina – Tarzo

  • Lunghezza: 14,3 km
  • Dislivello: +460 m
  • Difficoltà: Media
  • Tempo di percorrenza: 4-5 ore

Questa tappa è un viaggio nella storia e nella natura. Tra campi, colline e scorci rurali, si toccano anche reperti della Prima Guerra Mondiale e casali in pietra.
L’arrivo a Tarzo è dolce: il borgo è tranquillo e poco turistico, ma ha un’anima autentica. Ho pernottato in una piccola locanda a gestione familiare e mi sono sentito accolto come uno di casa.

💡 Tip: fai rifornimento prima di partire: in mezzo non ci sono fontane o bar. Porta sempre con te almeno 1,5 litri d’acqua e qualcosa da mangiare (frutta secca, barrette, pane e formaggio).

4️⃣ Tarzo – Vittorio Veneto

  • Lunghezza: 9,6 o 9,1 km
  • Dislivello: variabile in base alla variante
  • Difficoltà: Facile (variante standard) – Impegnativa (variante panoramica)
  • Tempo di percorrenza: 3-4 ore

Questa è la tappa finale e forse la più delicata da gestire. Esistono due varianti:

  • La panoramica attraversa sentieri tecnici e tratti un po’ esposti. Consigliata a chi ha esperienza di montagna.
  • La semplificata invece è adatta a tutti, si snoda su sterrati e strade bianche.

Io ho scelto la semplificata. Arrivare a Vittorio Veneto a piedi, con lo zaino ormai consumato e la credenziale piena di timbri, è stato un momento indimenticabile.

🎟️ La credenziale del Cammino

Puoi ritirarla gratuitamente a Vidor, e timbrarla in ogni tappa presso bar, alloggi, comuni o info point. Io l’ho trovata un’idea bellissima, perché rende ogni arrivo ancora più significativo.


🧭 Consigli pratici da chi l’ha fatto

🧩 Categoria✅ Consiglio
Periodo migliorePrimavera e autunno. Evita l’estate per il caldo eccessivo.
Preparazione fisicaAllenati a camminare almeno 10-15 km al giorno con dislivelli. Scegli il percorso in base alla tua forma.
Scarpe e attrezzaturaScarpe da trekking obbligatorie. Porta bastoncini, crema solare, cappello e repellente insetti.
PernottiPrenota in anticipo, soprattutto nei weekend. Molte strutture accolgono anche i camminatori singoli.
SicurezzaScarica le tracce GPS, porta con te powerbank e carta topografica. Segnala a qualcuno dove sei ogni giorno.

🍷 Prosecco Superiore DOCG: il compagno di viaggio perfetto

Non si può parlare del Cammino del Prosecco senza citare il suo protagonista: il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. Lungo la via ci sono cantine aperte, enoteche e agriturismi dove degustarlo in tutte le sue sfumature: Brut, Extra Dry, Dry.

Io mi sono fermato per un piccolo brindisi in ogni tappa, scegliendo produttori locali con storie vere da raccontare. Camminare tra le vigne e poi assaporare il frutto di quel lavoro è un’esperienza a 360°.

🎒 Cosa mettere nello zaino (checklist essenziale)

  • Zaino da 25-30 litri
  • 2 borracce da 750 ml
  • Barrette, frutta secca, pane e salumi
  • Kit primo soccorso
  • Mappa o app con traccia GPS
  • Bastoncini da trekking
  • Cappello, occhiali da sole, crema solare
  • K-way e maglia tecnica di ricambio
  • Powerbank per cellulare
  • Credenziale del cammino

✨ Conclusione

Camminare lungo le Colline del Prosecco non è solo un’esperienza escursionistica: è un modo per rallentare, ascoltare il paesaggio, scoprire storie e tradizioni.
È stata una delle esperienze più belle e genuine della mia vita da camminatore solitario.

Se stai cercando un cammino in Italia tra natura, vino, cultura e bellezza, questo fa per te.
Non servono grandi mezzi, solo voglia di camminare, curiosità e rispetto per un territorio fragile e prezioso.

📌 Salva questo articolo per pianificare il tuo prossimo viaggio a piedi tra le Colline del Prosecco. E se hai domande, scrivici: siamo sempre felici di aiutare chi parte all’avventura.

A presto,
Samuele – Dovesiba

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