Caserta Vecchia

CASERTAVECCHIA: BORGO MEDIEVALE TRA I MONTI

Amanti dei borghi medievali, mettetevi comodi: oggi parliamo di una vera e propria perla, che sorge tra i monti Tifatini – appennino campano – stiamo parlando di Casertavecchia. Un Borgo medievale che non tutti considerano.

Questo antico centro, distinto dall’abitato di Caserta, che si trova in pianura, dista dalla città nuova pochi km, ma con un dislivello di 400 mt!

Se volete andare a caccia di panorami, durante una visita casertana, questo è il posto che fa per voi.

Salendo nel borgo medievale di Casertavecchia, avrete a disposizione una vista privilegiata della Reggia di Caserta, oltre ad una visuale del Vesuvio e – se siete fortunati – vedrete scorgere addirittura il sinuoso profilo di Capri! Potete scegliere anche il Tour privato della Reggia di Caserta.

IL BORGO DI CASERTAVECCHIA TRA ARCHITETTURA E LEGGENDE.

UN BORGO MEDIEVALE IN MONTAGNA

Le origini di questo borgo medievale risalgono a prima dell’anno mille, come attestano alcuni scritti benedettini: prima centro longobardo, denominato “casa hirta”, ovvero casa aspra, forse per la sua posizione.

Successivamente, dopo sfortunate vicende belliche e diverse dominazioni – tra cui quella sveva, sotto la quale il borgo raggiunse il suo massimo splendore – esso passò nelle mani degli aragonesi.

Come arrivare a Casertavecchia? Se si è in auto, basta uscire dall’autostrada a Caserta Nord e seguire una strada panoramica, fino ai piedi del borgo dove è necessario lasciare l’auto in uno dei parcheggi disponibili. Se si è a piedi, in visita a Caserta, basta un autobus, direzione Casertavecchia.

Durante questo periodo, vediamo un progressivo decadimento del paese, in favore dello sviluppo della comunità in pianura. 

Il definitivo trasferimento degli affari nella città nuova di Caserta fu sancito con la realizzazione della Reggia, per la quale tutte le attività del centro si spostarono a valle.

Ad ogni modo, forse proprio il mancato sviluppo nei secoli di questo antico borgo rappresenta adesso la sua fortuna.

E’ possibile ammirare un intero paese rimasto in stile siculo-normanno, con vicoli, uno splendido duomo ed i resti della fortezza tra i monti Tifatini, la cui costruzione si deve probabilmente agli svevi.

LE FATE E IL DUOMO DI CASERTAVECCHIA

Durante una visita a Caserta Vecchia, non potete perdere quella del suo duomo.

La Cattedrale dedicata a San Michele Arcangelo è un gioiello di architettura medievale normanna. 

L’austerità dell’architettura, realizzata in tufo lavico, è interrotta dal marmo bianco delle colonne e di alcuni inserti, segno della commistione di diversi stili architettonici.

Proprio alle colonne, è legata una folkloristica leggenda – una delle tante di questo borgo – secondo la quale esse appartenessero all’antica città etrusca di Calatia, l’attuale Maddaloni.

Ebbene, per completare l’edificio, gli abitanti dovevano trovare un modo per trasportare le colonne fino al borgo, posto a 400 mt di dislivello: ecco che vennero in loro soccorso le fate dei monti Tifatini, ognuna delle quali trasportò sulla testa una colonna, permettendo così alla chiesa di essere completata.

Altri due elementi rilevanti sono, sicuramente, il campanile gotico – con i suoi rintocchi, rende l’atmosfera ancor più misteriosa!! – e la cupola del duomo, un po’ nascosta, ma stupenda!

I RESTI DEL CASTELLO DI CASERTAVECCHIA

Costruito prima dell’anno mille, ma fortificato in epoca sveva e normanna: la fortezza di Caserta Vecchia conserva oggi solo alcuni resti, sopravvissuti ad incursioni e terremoti.

La parte ancora visibile nella sua interezza è il maschio, alto 30 mt, meglio conosciuto come Torre dei Falchi.

Curiosità: la Torre dei Falchi, che rappresentava il Maschio della fortezza, è una delle torri più alte in Europa!

Attualmente, non sempre è possibile visitare internamente i resti della fortezza, ma, quando si aprono le porte, si respira un’aria densa di mistero!

In effetti, anche per il castello e la sua torre, c’è una leggenda legata ad un membro della famiglia reale sveva

Si tratta di Siffridina, consuocera di Federico II di Svevia, la quale fu sempre particolarmente legata al borgo casertano.

Ebbene, all’arrivo dei d’Angiò, ella fu rinchiusa fino alla morte nel castello di Trani, anche se si dice che il suo fantasma trasmigrò fino alla fortezza svevo-normanna, per restarci per l’eternità

Ancora oggi si possono udire il suono della sua voce ed i suoi passi in giro per il castello!

VICOLI, BOTTEGHE E…SPIRITELLI!

Ma le sorprese del borgo di Casertavecchia non finiscono qua!

Dopo la dose di cultura, lasciatevi trascinare dalla magia dei vicoli di questa gemma dell’entroterra campano.

Pietra nuda, botteghe antiche, fiorai, che rendono la vista ancor più colorata. E poi…leggende!

Eh si, perché il folklore di Caserta Vecchia si espande anche alle sue botteghe, rese ancor più celebri dalla mano di Ursula Pannwitz.

Questa artista tedesca si trasferì nel borgo, recuperando un’abitazione da un’antica chiesa sconsacrata. Nel mentre che terminasse i lavori, rimase colpita dalle pentole che utilizzavano le donne del paese e decise di disegnarci una faccina.

La casa che recuperò l’artista nasceva su un’antica chiesa sconsacrata, di cui restano due bifore. Essa, appunto, viene chiamata la Casa delle Bifore.

Una sua amica sensitiva, vedendo in casa una di queste pentole, esclamò “Oh, lo spiritello”, sostenendo che esso portasse fortuna nella casa.

Nacquero così “Gli spiritelli portafortuna”, vasi di terracotta con su disegnate delle faccine: si racconta che, se si inserisce un biglietto con un desiderio all’interno, esso si avvererà di certo! 

Queste simpatiche suppellettili si possono trovare all’interno di tantissime botteghe del borgo.

E’ tempo di saluti, speriamo che, tra architettura, fate, fantasmi e spiritelli, vi abbiamo fatto venir voglia di visitare questo fantastico borgo tra i monti Tifatini!

A presto

Marghe e Samu

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COMMENTI

18 Comments

  1. Non conoscevo questo borgo. Di Caserta ne conoscevo solo una, e di quella conosco pure solo la reggia. Sono proprio poco informata sulla Campania. Ma per fortuna ci siete voi!!!! Mentre sorseggio il caffe’ ed immagino un possibile viaggio in Campania, so gia’ che il vostro blog sara’ una delle mie fonti di informazione! 🙂

  2. In effetti chi va a Caserta si limita a visitare la Reggia tralasciando il resto. Invece questo borgo sembra magnifico e con tante cose da raccontare e da ispirare. Grazie per averne parlato!

  3. Giusto l’altro giorno ne parlavo con il mio compagno! Ci sono stata molte volte. Era una meta tipica quando iniziava l’autunno. Mi piace molto, ed è molto semplice arrivare!

  4. Oh che bello, mi avete anticipata!! Ci siamo state anche noi lo scorso mese e devo dire che Caserta Vecchia mi è piaciuta da morire. Un posto da visitare assolutamente. Segnaliamo per gli amanti del cinema e delle serie TV che a Caserta Vecchia hanno girato alcuni pezzi della serie TV “l’Amica Geniale”.

  5. Mi sono proprio appassionata nel leggere questo vostro post, dedicato ad una parte di Caserta che non conoscevo. Grazie per i consigli e per tutte le informazioni relative alla storia e alle tradizione di questo luogo. :)Speciali i vicoletti del borgo, che già dalle foto, mostrano effettivamente come essere rimasti ‘sospesi’ nel loro tempo.

  6. Non pensavo potesse esserci un posto così bello e dal paesaggio quasi ‘nordico’ a due passi dal Lazio! Mi hai fatto scoprire una realtà diversa con il borgo medievale di Caserta Vecchia. Adoro le leggende, e quella di cui hai parlato tu – le fate che intervengono in soccorso del trasporto delle colonne della Cattedrale- è bellissima. Ci farò sicuramente un salto

  7. Sono stata a Caserta Vecchia la scorsa estate e devo dire che l’ho trovata deliziosa. Credo che chiunque visiti la Reggia, debba almeno fare un salto nel borgo. Io ho proprio deciso di trascorrervi una notte ed è stato fantastico! Soprattutto al tramonto!

    • Secondo noi, una delle mete più romantiche in Campania, per chi ama i borghi medievali! E pensa che, nonostante Marghe sia campana, non avevamo mai visitato questo borgo prima dello scorso giugno! Non si finisce mai di conoscere la propria terra!

  8. Ciao ci sono stata l’anno scorso, ma l’unica cosa che vidi la salita per il paese. Si scatenò un temporale violentissimo, mangiammo e andammo via ma ci ritornerò presto

  9. Sai che non avevo mai sentito parlare di Caserta Vecchia?! Però dalle foto e dal tuo racconto, mi ha già un po’ conquistata. Me lo segno per quando visiterò anche la Reggia di Caserta dove non sono mai stata!

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