Copertina Villa del Bene

VILLA DEL BENE: TRA STORIA ED ARTE IN VALPOLICELLA

Amici viaggiatori, oggi vogliamo raccontarvi la storia di una villa della Valpolicella non solo antica, ma che è ricca di vicende, leggende e, soprattutto…arte! Stiamo parlando di Villa del Bene e, dopo aver letto questo articolo, vi verrà davvero voglia di visitarla.

Siete pronti? Si inizia!

VILLA DEL BENE A VOLARGNE: CROCEVIA DEI TRAFFICI DALL’ANTICHITÀ’

Come, ormai di consuetudine, iniziamo dalla posizione di questa meraviglia architettonica.

Stavolta, però, è diverso: vi racconteremo la “storia nella storia”, ovvero quella del luogo che, un tempo, non era solo strada d’ingresso per Villa del Bene, ma un’arteria di traffico molto importante!

Villa del Bene, infatti, sorge nella frazione di Volargne – Comune di Dolcè – sulle rive del fiume Adige e lungo l’antichissima via Tridentina, a metà strada fra la Valpolicella Classica e il Lago di Garda.

Cosa aveva di speciale questa strada?

Ebbene, dovete sapere che proprio lungo questa via correva il confine tra il suolo padano/italico e quello del Nord, collegando essa Verona con il Tirolo. 

Prima ancora, la via era denominata Claudia Augusta, la famosa strada principale che in epoca romana collegava la Pianura Padana con il territorio germanico, come vi abbiamo raccontato parlando della Pieve di San Floriano.

Cortile interno di Villa del Bene.
Cortile interno di Villa del Bene.

La fondazione di Villa del Bene e l’aspetto attuale

La storia della fondazione di Villa Del Bene inizia ufficialmente nel XV secolo.

Diciamo “ufficialmente” perché sorse come completamento di una già preesistente villa trecentesca di cui, in alcuni punti, si conservano ancora gli affreschi.

Al Quattrocento risalgono i primi attuali corpi di fabbrica, ma è verso la prima metà del ‘500 che la villa inizia ad assumere l’aspetto che oggi conosciamo.

Verso la prima metà del ‘500 Giovanni del Bene acquistò villa e terreni circostanti da Antonio Malfatti ed iniziò la vera e propria trasformazione in villa di rappresentanza.

VILLA DEL BENE: NON RESIDENZA PRIVATA, MA DI RAPPRESENTANZA

Attraversando il doppio portale cinquecentesco decorato con il volto di Cristo in chiave ed un disco solare sulla sommità, si capisce già il valore dato alla residenza.

I Del Bene, infatti, non erano una famiglia aristocratica, ma mercanti – soprattutto di carne: ecco che, allora, la villa doveva avere valore non di residenza privata, ma vero e proprio luogo di rappresentanza!

Qui, infatti, si accoglievano illustri nomi legati alla politica ed al commercio: questa è la ragione per cui gli interni della villa sono ricchissimi di affreschi…ma andiamo con ordine!

Parlando di “illustri frequentazioni” all’interno di Villa del Bene, è interessante sapere che questo luogo ospitò anche diversi prelati che parteciparono al Concilio di Trento tra il 1545 ed il 1563!

La simbologia di Villa del Bene ed il ciclo di affreschi

Avevamo iniziato parlando del maestoso portale d’ingresso scolpito da Michele Sanmicheli: anche solo entrare all’interno di Villa del Bene aveva un valore.

Qui, la presenza di Cristo e di un disco solare indica proprio il passaggio da una dimensione terrena a quella divina!

Entrando nella corte interna, ci si trova di fronte il primo loggiato che ospita la scala per il piano nobile.

Già oltrepassando la scala – facendo attenzione a non urtare gli affreschi – si viene catapultati indietro nel tempo, sbarcando infine sulla loggia in stile cinquecentesco.

Ammettiamo di esserci sentiti dei moderni Romeo e Giulietta in questa zona della villa: gli affreschi con le rosse tinte e le numerose decorazioni fanno davvero apprezzare questo luogo!

Una particolarità della loggia superiore è la presenza di porte vere…e finte! Per garantire la simmetria, non tutte le porte presenti sulla facciata di aprono e vi sfidiamo a trovare quella “finta”!

La Sala dell’Apocalisse

La prima sala a cui si accede dalla loggia è quella dell’Apocalisse che, come sottolinea il titolo, è interamente affrescata con scene emblematiche e simboli di cristianità.

Come mai i Del Bene, una famiglia di mercanti, aveva deciso di arricchire la villa con decorazioni così solenni?

Come abbiamo accennato, la famiglia Del Bene non aveva un passato gentilizio, ma erano ricchi mercanti. Ecco perché l’ospite veniva, per prima cosa, accolto in una sala dalla forte valenza simbolica.

Qui la contrapposizione tra Bene e Male, personificati in una serie di emblemi – come la Repubblica di Venezia o il Papa – mostravano il credo politico della famiglia Del Bene

La sala dell'Apocalisse vista dal loggiato.
La sala dell’Apocalisse vista dal loggiato.

Le camere per gli ospiti…ed i segreti!

Sorvolando la Sala dell’Apocalisse, si accede alle altre tre camere, con scene di Antico e Nuovo Testamento, destinate soprattutto al riposo notturno degli ospiti.

Alcune hanno conservato le pareti affrescate, mentre altre sono state oggetto del restauro effettuato nel ‘700.

Una di queste stanze era quella dove Benedetto Del Bene trascorreva, come dire, le sue “ore più infuocate” con le sue cortigiane…che venivano prontamente fatte allontanare attraverso una minuscola scala a chiocciola dietro una porta segreta!

Altra particolarità è la stanza-studio di Benedetto del Bene: qui l’arredamento è molto insolito, costituito da suppellettili vere ed alcune dipinte!

Agli angoli della sala sono state dipinte delle mensole con quadri appoggiati, creando un’illusione prospettica davvero particolare.

La scala del loggiato di Villa del Bene.
La scala del loggiato di Villa del Bene.

GERTRUDE: IL FANTASMA DI VILLA DEL BENE

 Come non potevamo includere, in una villa così particolare…una storia di fantasmi?

Anche Villa del Bene ha, come dire, i suoi “ospiti occasionali”, tra cui un fantasma di nome Gertrude!

Più di un membro dello staff della villa, infatti, afferma di aver avvertito un forte profumo di mughetto ed altri fiori. Cosa inspiegabile, dal momento che attorno alla villa non c’è ombra di piante profumate!

Pensate che perfino qualche ghost hunter si è aggirato di notte all’interno della villa per accertarne la presenza!

Con questi racconti termina qui il nostro viaggio virtuale a Villa del Bene.

Vi abbiamo fatto venire voglia di visitare questo gioiello della Valpolicella?

A presto

Samu e Marghe

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COMMENTI

12 Comments

  1. Andiamo spesso sul lago di Garda e mi segno subito questa interessante dimora storica. Mi stai facendo scoprire luoghi deliziose di cui non ho mai sentito parlare da quelle parti.

  2. Sono davvero meravigliosi gli affreschi che si trovano all’interno di questa villa!
    Ormai state diventando dei veri e proprio Valpolicella Advisor!!!
    PS: Ma Getrude l’avete incontrata?!?!? ?

  3. Ma che bello questo palazzo , non conoscevo la zona , mi avete dato ottime dritte ragazzi !

  4. Affascinante la sala dell’Apocalisse, oltretutto con le pareti interamente ricche di affreschi.

  5. Bellissima sembra poco scontato scriverlo, ma amo le ville ricche di storia e arte. Tra l’altro questa zona non la conosco ancora ma già ci sono dei spunti di una tappa obbligatoria!

  6. Bellissimo articolo di sicuro andremo a farci un salto dai che siamo di zona! ?

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