Amici viaggiatori, siete curiosi di scoprire in Valpolicella un’antica cantina raccolta all’interno di un maestoso giardino?
Allora siete nel posto giusto, perché stiamo per raccontarvi la storia di Villa Mosconi Bertani, un gioiello settecentesco, immerso nei vigneti.
Pronti a scoprire tutti i suoi segreti? Partiamo!
Indice
DOVE SI TROVA VILLA MOSCONI BERTANI
Villa Mosconi – della famiglia Bertani – è una tenuta realizzata nel Diciottesimo secolo per ospitare, oltre che la residenza privata, anche le cantine per la produzione enologica.
Come nei nostri precedenti racconti sulle ville storiche, ci troviamo nel cuore della Valpolicella Classica, più precisamente ad Arbizzano, una zona dove si sviluppano anche diversi sentieri naturalistici e di trekking.
A due passi dalla villa, inoltre, c’è l’opportunità di visitare altre deliziose cittadine affacciate sul Lago di Garda, come Pescantina, Arcé o San Floriano.
Per iniziare a scoprire la Valpolicella Classica, senza allontanarsi troppo da Verona, Villa Mosconi Bertani, con i suoi dintorni, è proprio il perfetto punto di partenza!

LA STORIA DI VILLA MOSCONI BERTANI
Il primo impianto di Villa Mosconi Bertani si deve alla famiglia Fattori nel 1710 ; il suolo dove fu
edificata la villa era occupato già da un luogo dove sorgeva una cantina del sedicesimo secolo.
Inoltre, essa si trovava proprio su uno dei siti antichi occupati dagli Arusnati, popolo pre-romanico stanziato in Valpolicella e che aveva abitato anche il borgo di San Giorgio Ingannapoltron.
La villa della famiglia Mosconi e Bertani.
Il primo impianto della villa fu progettato dall’architetto veronese Cristofali, ingaggiato dal primo proprietario Gaetano Fattori.
La struttura è formata da un corpo centrale – che ospita gli alloggi familiari – e due laterali, perpendicolari a quello centrale.
Nel 1769 la villa, rimasta incompiuta, fu ceduta ai Mosconi che ne valorizzarono sia l’intorno – attraverso dei meravigliosi giardini – sia la cantina, che divenne una delle più conosciute del Nord Italia!

In seguito, verso il 1900, la villa visse una fase di degrado ed abbandono – sorte purtroppo comune a molti altri monumento – fino al 1957, quando l’intero complesso fu acquistato dalla famiglia Bertani.
Dal 2012 è Gaetano Bertani che continua la tradizione enologica della famiglia.
ESTERNO E INGRESSO ALLA VILLA MOSCONI BERTANI
Entrando dal cancello principale, si avverte già l’aura di solennità aristocratica che doveva avere la villa al tempo in cui era abitata dalla famiglia Mosconi.
Subito ci troviamo all’interno del Giardino all’italiana, che fa da cornice alla facciata principale ed era ispirato alle ville palladiane.
In quel periodo, era molto in voga sistemare le aree verdi con forme geometriche ed ars topiaria, in accordo con i canoni classicisti.
Già, però, con l’avvicinarsi del secolo successivo, l’animo romantico iniziò a prendere il sopravvento, cambiando un po’ la concezione del verde e lasciando spazio ad altre tipologie di giardini.
Villa Mosconi Bertani è figlia di due epoche vicine, ma diverse, e questa sua “doppia anima” è assolutamente visibile…ma ne parleremo tra poco!
La facciata e l’interno di Villa Mosconi Bertani
La facciata principale di Villa Mosconi Bertani è scandita da due ordini di colonne: quella inferiore in stile tuscanico e superiore in stile ionico.
Tutto l’apparato stilistico è perfettamente in linea con lo stile neoclassico: i fregi, capitelli e colonne, le statue, tutto ricorda le imponenti dimore della classicità.
La Contessa Elisabetta Contarini (in Mosconi) realizzò un vero e proprio salotto letterario all’interno della villa, decorandola secondo i suoi gusti.
Il timpano è adornato da statue degli dei dell’olimpo, essendo la Contessa Mosconi particolarmente appassionata alla mitologia greco-romana.
Gli affreschi di Villa Mosconi Bertani
L’unica stanza interna visitabile della villa è il salone principale, da cui accedono gli illustri ospiti in visita.
Tutti gli affreschi presenti nel salone centrale spiccano per i richiami alla classicità e per la tecnica prospettica a trompe l’oeil.
Sul soffitto sono rappresentate le Quattro Stagioni, con l’allusione alla vita agricola che, ancora oggi, scandisce il tempo a Villa Mosconi Bertani.
Le cantine di Villa Mosconi Bertani
All’interno della villa è possibile visitare le cantine, dove ancora oggi si produce ottimo vino della Valpolicella, soprattutto il famoso amarone.
La sala per l’appassimento delle uve è la parte più importante, dove i chicchi “riposano” prima di trasformarsi in dolce nettare!
Scendendo, ci si ritrova all’interno di una sala in cui vengono ancora conservate delle botti antiche di almeno 200 anni, particolari soprattutto per essere…molto grandi!
Leggenda vuole che il nome del famoso Amarone della Valpolicella sia stato coniato proprio qui, all’interno delle cantine di Villa Mosconi Bertani!
All’interno della tenuta è anche possibile fare una degustazione di vino, un’esperienza che vi suggeriamo decisamente di fare.
IL GIARDINO ALL’INGLESE DI VILLA MOSCONI
Il vero fiore all’occhiello di tutto il complesso architettonico di Villa Mosconi è il giardino all’inglese.
Esso rappresenta anche la parte visitabile più suggestiva ed estesa.
Come gusto del tempo, la contessa Elisabetta Contarini Mosconi decise di importare dall’estero molte specie arboree, che ancora oggi sopravvivono in questo piccolo paradiso senza tempo.
All’interno del giardino all’inglese sono distinguibili due elementi: la casetta del caffè ed il laghetto artificiale.
La Contessa Mosconi creò, all’interno della sua bucolica dimora, un circolo letterario, a cui prendevano regolarmente parte il drammaturgo Ippolito Pindemonte e, perfino, Ugo Foscolo!

La casetta del caffè
La casetta del caffè, un’insolita minuscola architettura che venne realizzata proprio su progetto di Pindemonte, il quale era rimasto colpito dagli chalet della Francia.
Dobbiamo dire che questo angolo del giardino è particolarmente suggestivo ed adatto a molte foto panoramiche, trovandosi affacciato proprio sul laghetto.
Il laghetto del giardino all’inglese di Villa Mosconi Bertani è stato realizzato…su disegno del Lago di Garda, di cui segue la forma!
Noi abbiamo visitato questa incantevole villa durante il periodo autunnale e, dobbiamo dirlo, pensiamo sia uno dei periodi migliori per visitarla!
Speriamo di avervi fatto venir voglia di approdare in Valpolicella, per visitare questa villa storica
A presto
Marghe e Samu
8 Comments
Ma che angolo incantevole di paradiso che hai raccontato! E poi il fatto che qui sia stato coniato il nome di uno dei vini più pregiati d’Italia la dice lunga anzi lunghissima! Molto curioso il fatto che il laghetto riprenda la forma del Lago di Garda!
Ciao Marina, si in effetti quella del laghetto è davvero una chicca interessante! Il giardino è davvero molto bello e romantico durante la stagione autunnale!
Amo le ville storiche e i luoghi che raccontano una storia come Villa Mosconi! Non sapevo che l’Amarone fosse stato “creato” qui e non avevo idea che esistesse una villa così interessante! Urga una visita per scoprirla di persona!
In effetti, l'”invenzione” dell’Amarone se la contendono il molti qui in zona, ma noi vogliamo pensare che sia vera la storia della sua nascita proprio in questa cantina!
Mi state facendo conoscere sempre di più la Valpolicella che non conosco affatto. Questa villa è magnifica con questo giardino all’inglese e la casetta del caffè! Quante bellezze la nostra Italia!
Siamo davvero felici Arianna che riusciamo a trasmettere le meraviglie della Valpolicella! Ovviamente, ti aspettiamo quanto prima!
E insomma a villa mosconi c’è il vino la natura e persino il caffè. Se ci fosse George Clooney direbbe… What else? 🙂
Ciao Roberta, potremmo organizzare un evento anche con George 😛